le distorsioni craniche
ed il cranio-sacral repatterning® (pag. 2)

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L’ossificazione del cranio può avvenire in due modalità: intramembranosa (diretta) o endocondrale (indiretta); mentre nel primo caso il processo di osteogenesi prevede la sostituzione del mesenchima (il tessuto “primordiale”) con osso, nel secondo, si passa attraverso una fase cartilaginea, che conferisce all’osso una maggior capacità di sostegno rispetto alla peculiarità di quelle intermembranose (osso dermale), che sono più “elastiche”.

Nella vita embrionale il cranio è prevalentemente membranoso, anche se cominciano a formarsi centri di ossificazione già verso la fine del secondo mese di vita, prolungando la loro attività fino all’età di 6-7 anni; in linea generale, l’ossificazione della teca, cioè la protezione degli emisferi, ha inizio prima del consolidamento della base cranica a partire dalla cartilagine, svolgendo anche una funzione di sostegno agli emisferi in via di sviluppo.

In principio, si formano la squama dell’occipite, che salvaguarda il cervelletto, e la parte inferiore dell’osso frontale che svolge, anteriormente, la medesima funzione per gli emisferi cerebrali; in seguito inizia lo sviluppo delle regioni laterali, in particolare delle grandi ali dello sfenoide. La superficie inferiore del cervello, che poggia sulla base cranica, è protetta da uno strato concavo di cartilagine che ne riproduce l’impronta esatta: sotto l’encefalo, l’asse centrale del cranio inizia un processo di ossificazione endocondrale, a partire dalla parte basilare dell’osso occipitale, che permette la creazione di un supporto stabile, mantenendo, in ogni caso, la possibilità di assecondare la crescita delle strutture nervose; a differenza delle ossa dermali, che tenderanno a interfacciarsi attraverso un processo che ricorda la coalescenza, dando origine a “cuciture” (suture) dai margini giustapposti o sovrapposti, le ossa della base cranica, che si formano a partire da un modello cartilagineo, sviluppano articolazioni della famiglia delle sincondrosi.

L’espansione, in senso antero-posteriore degli emisferi, è accompagnata dall’apertura a ventaglio della teca cranica, che si amplia lungo le zone dove le future ossa craniche s’incontrano (suture e fontanella), mentre la base cranica si accresce longitudinalmente, parimenti allo sviluppo del cervello, anteriormente e posteriormente alla sella turcica: in pratica, l’aspetto più caratteristico dell’ossificazione differenziale del cranio è la capacità di riflettere le modalità di crescita del sistema nervoso centrale.

Alla nascita le ossa sono separate tra loro da zone membranose non ossificate che in genere scompaiono progressivamente a partire dalla fine del primo anno di vita: sono la fontanella anteriore (bregma), quella posteriore (lambda) e quelle laterali, presso le grandi ali dello sfenoide (pterion) o fra la zona mastoidea temporale e l’occipite (asterion).

Francesco Gandolfi

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