le distorsioni craniche:
una possibile soluzione

Il Cranio-Sacral Repatterning® può essere considerato una tecnica di elezione, per il trattamento precoce della plagiocefalia e delle differenti alterazioni dell’aspetto del cranio: la capacità di agire, senza rischi di trauma, sul neonato, fin dai primi giorni di vita e la delicatezza del contatto e la non invasività ne fanno una scelta preferenziale; l’efficacia nel riequilibrare le forze coinvolte nei rapporti all’interno della catena cinematica, cioè dell’insieme di “ingranaggi” che si condizionano reciprocamente, costituita non solo dalle ossa del neurocranio ma anche dello splancnocranio , consente la riarmonizzazione della scatola cranica, nel suo insieme.

L’eliminazione degli strain che agiscono sul sistema cinematico chiuso rappresentato dalla teca cranica, grazie alla dissipazione delle restrizioni, al rilascio ed alla normalizzazione delle forze distorsive, permette di minimizzare gli stress derivanti dal disequilibrio dei rapporti articolari (fault); l’effetto di quest’azione mirata consente di ridurre l’impatto che le alterazioni o le dissonanze hanno sullo sviluppo armonico del bambino: qualora siano mantenute le tensioni intrinseche al sistema craniale neonatale, infatti, l’organismo dovrà adattarsi a tali squilibri, durante la crescita, talvolta con difficoltà e non sempre con successo.

La competenza dell’artigiano della salute, specializzato in questa disciplina, consente un intervento precoce, spesso risolutivo: la normalizzazione dei rapporti ossei della teca cranica; la stabilizzazione delle forze che agiscono sulle suture craniche; l’intervento sulle tensioni conseguenti al parto, che si verificano nell’area sub-occipitale (basicranio); la riequilibrazione delle distonie della muscolatura presente alla base del cranio e nel collo, sono tutte aree che possono essere gestite, nel neonato o nell’infante, con abilità ed accortezza, in modo tale che siano annullate tutte quelle componenti che potenzialmente alterano o perturbano il benessere del bambino.

Ovviamente è possibile intervenire efficacemente nei casi di alterazione o dismorfismo semplice, quando cioè non vi siano malformazioni tali da poter essere considerate vere e proprie deformazioni; la presenza di ossificazioni precoci deve essere considerata anch’essa un fattore limitante: indipendentemente dalla gravità delle lesioni, comunque, anche quando non sia possibile normalizzare la forma cranica e l’armonia delle suture craniche, un intervento precoce è in grado di ridurre gli effetti delle compensazioni corporee, garantendo una maggior armonia e un miglior equilibrio nello sviluppo corporeo.

In considerazione del fatto che a volte si sottovaluta l’effetto che anche dismorfismi poco significativi possono avere nel lungo periodo, sarebbe opportuno verificare la presenza di strain o di limitazioni del “respiro della vita”, per usare le parole con cui William Garner Sutherland descrive il sistema cranio-sacrale, cioè del “complesso craniale”, che non può essere considerato semplicemente un aggregato di ossa, muscoli, tessuti muscolari, ma deve essere visto come un “motore immobile” al centro dell’universo del neonato, capace di accompagnarlo nella trasformazione che lo porterà ad essere un uomo.

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Francesco Gandolfi

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